Roman d'ados di Béatrice Bakhti

Adolescenza: quando dovevamo decidere se vivere o morire; quando ci rifiutavamo di credere che saremmo diventati come i nostri genitori; quando non sapevamo che cosa volevamo, ma lo volevamo a ogni costo.
Si parla moltissimo di adolescenti, soprattutto con preoccupazione, ma chi fa parlare gli adolescenti? Béatrice Bakhti, regista ginevrina, ha deciso di dare loro la parola, seguendo il percorso di sette giovani dai 12 ai 18 anni. Dai filmati di questi sette anni 'insieme' ha tratto quattro documentari, un’immersione nell’universo segreto e quotidiano dell’adolescenza.
Continua...

Pubblicato da laRegione

Susy Boogie e i mitici Anni Cinquanta

“Stava emergendo un'altra Susy, gioiosa e birichina. Ballando mi sentivo bella, mi sentivo brava, e poco importa se lo ero davvero: non avevo paura di deludere nessuno e per me era una sensazione nuova. Il Boogie si presta a tutto e le regole sono solo tre: divertirsi; tener presente che non esistono errori ma solo variazioni sul tema; una donna che ride è più sensuale di una donna seria”.
Continua...

Pubblicato da Azione
Fotografia di Vincenzo Cammarata

A Bellinzona c'è un Museo in Erba

Più che un museo è una sorta di luna park: puoi toccare, annusare, a volte indossare le opere d'arte. Impari che l'arte è un gioco, una lingua, un binocolo da puntare sul mondo. Il Museo in Erba è un luogo accogliente dove i bambini si accostano agli artisti e alle loro opere scoprendo che sono molto più vicini a noi di quanto solitamente pensiamo. La mostra iniziata a settembre è dedicata a Andy Warhol. Si lanciano palline per colpire le scatole di minestra e ci si traveste davanti allo specchio con parrucche, scarpe colorate, occhiali enormi, come piaceva fare anche a lui.
Continua...

Pubblicato da Azione

Motivo del viaggio: un fiore. L'Arum di Nicola Schoenenberger

Fermano la macchina di botto, escono correndo con sacchetti e piccozze. Sono tre. Ognuno parte in picchiata in una direzione diversa guardando a terra per non schiacciare piante rare. Si lacerano i vestiti tra i rovi e si addentrano in cespugli dove persino i cinghiali si scoraggiano. All'improvviso uno dei tre grida: “Trovato!”
Le persone intorno, contadini, passanti, cercatori di funghi, chiedono sospettosi: “Trovato cosa?” “Un fiore”. “E a cosa vi serve?” “A niente”. Continua... Pubblicato da Azione

Inciampare nel Tango Illegal

“Cacciarci via sarebbe come prendere a martellate un fiore solo perché è cresciuto da solo, perché nessuno lo ha piantato”. Così fanno i ballerini di Tango Illegal: si appropriano del suolo pubblico, si esprimono abbracciati, meravigliano i passanti il tempo di una milonga, e poi via, da un'altra parte, sans papiers et sans soucis. In cima a un tetto, sul lungolago, sotto un portico, davanti alla cattedrale, i clandestini del tango hanno passato l'estate a Lugano portando il ballo tra le persone, in città, fuori dalle scuole di danza e dai locali appositi. E a nessuno, per fortuna, è venuto in mente di prendere a martellate un fiore che il giardiniere comunale non aveva previsto.
Continua...

Pubblicato da laRegione Ticino
(fotografia di Tatiana Scolari)
blicato da laRegione Ticino
(fotografia di Tatiana

Harley Davidson, la libertà sventola a Lugano

Chi è stufo delle regole dal fiato corto e vuole respirare libertà, chi si annoia davanti al programma della propria vita sempre uguale, giorno dopo giorno, chi si sente bene nel gruppo ma non intende omologarsi, chi insomma ha voglia di vento nei capelli si metta comodo su una Harley Davidson e accenda il motore.
Da giovedì a domenica, gente che la pensa così si è riunita a Lugano.
Voi da dove arrivate? “Da Bari: 12 ore e 8 magliette”; “Da Jersey, 1800 chilometri, tre giorni” (come gli brillano gli occhi mentre dice 'tre giorni', che se erano solo due non era così contento). Perché tu hai un elmo in testa? Petto in fuori, sguardo fisso, voce fiera: “Perché sono romano”. Sono arrivati gli Harley Davidson Owners, quelli che ne possiedono una e con lei attraversano l'Europa.
Continua...

Pubblicato da laRegione Ticino
(fotografia di Sauro Giornali)

Jump, un salto nella vita di Bindu de Stoppani

Dai balconi sulla piazza, alcuni curiosi assistono alle riprese del film Jump. Probabilmente turisti in vacanza, ma forse anche qualche abitante di Intragna. La piazza della chiesa con il campanile più alto del Ticino è ingombra di macchine da presa, telai per la luce, comparse che aspettano il loro turno, sintetizzatori e cabina di regia. Ad un certo punto, scoppia una gran risata.
Continua...

Pubblicato da laRegione
(fotografia di Aliocha Merker)

La perfezione che noia

Una volta ho chiesto a un amico come trovava la Svizzera. Lui è turco e stava a Berna per un periodo e mi ha detto che non gli piaceva. Mi ha spiegato che Berna è una città pulita, ordinata, si cammina bene, tutto è ben organizzato, è chiaro dove bisogna parcheggiare la macchina e dove buttare il sacco della spazzatura, il marciapiede non è pieno di buche... io a un certo punto l'ho interrotto e gli ho chiesto che cosa non gli piacesse allora, visto mi stava elencando solo pregi e qualità. Lui mi ha guardata e mi ha chiesto Ah, perché per te queste sono qualità?
Continua...

letto in occasione della festa di fine anno della Supsi