Essere Gay nelle Tre Valli - Storia di Andrea

 

«Sono sempre stato un ragazzino sensibile e romantico, ma anche estroverso e in accordo con me stesso. Mi innamoravo delle bambine e dicevo che volevo sposarle, cosa che fa sempre deliziare gli adulti. Poi quando si arriva all’età in cui il desiderio dell’altro non è più solo sentimentale ma anche fisico, mi sono accorto che mi piacevano i maschi. All’inizio mi è sembrato sbagliato, anormale, ho provato a cancellarmi e a riprendere lo schema più diffuso; ripromettevo a me stesso che sarei cambiato, che avrei fatto degli sforzi, che avrei pensato alle ragazze e non ai ragazzi. Quando sei adolescente non vuoi essere diverso, vuoi far parte di un gruppo. Ma non era facile. Ero effemminato e amico delle femmine. Ero cattolico praticante, ma percepivo che anche in seno alla Chiesa stavo in una posizione scomoda. Se parlavo apertamente con qualcuno, spesso mi diceva: Ma perché ostenti la tua omosessualità? E allora dovevo censurarmi, diventare diverso da me stesso».

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Pubblicato sulla Rivista 3valli, aprile 2022