Inciampare nel Tango Illegal

“Cacciarci via sarebbe come prendere a martellate un fiore solo perché è cresciuto da solo, perché nessuno lo ha piantato”. Così fanno i ballerini di Tango Illegal: si appropriano del suolo pubblico, si esprimono abbracciati, meravigliano i passanti il tempo di una milonga, e poi via, da un'altra parte, sans papiers et sans soucis. In cima a un tetto, sul lungolago, sotto un portico, davanti alla cattedrale, i clandestini del tango hanno passato l'estate a Lugano portando il ballo tra le persone, in città, fuori dalle scuole di danza e dai locali appositi. E a nessuno, per fortuna, è venuto in mente di prendere a martellate un fiore che il giardiniere comunale non aveva previsto.
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Pubblicato da laRegione Ticino
(fotografia di Tatiana Scolari)
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