Un libro di racconti poetici intorno alla guerra in Ucraina, di Yevgenia Belorusets


Non è un racconto dettagliato di quello che succede, sono piuttosto pagine piene di sogno, incubi, dettagli, come appunto l’ombrello rotto di una donna che sta fuggendo dal Donbass e chissà perché si porta appresso quell’ombrello, che dovrebbe essere un riparo, mentre invece sembra piuttosto un oggetto vecchio e inutile. Se poi i ricordi si possono chiamare vecchi e inutili. Certamente Belorusets non oserebbe, perché si vede che li ama e li rispetta, i suoi personaggi strani, storti, un po’ maniaci, tenerissimi. Racconta di loro, ma mentre li guarda, ce li indica e li nomina, la scrittrice fotografa spiega anche in quale strada deserta camminano, da quale città svuotata stanno cercando di fuggire, da quale piccolo terrore sono svegliati nel proprio letto all’alba. Scrive: «In un paese così è impossibile stare, con minacce che ti arrivano da ogni parte. Ma è così. E se hai avuto la fortuna di nascere in un paese come questo, lo sai, ti adegui».

Continua...

Pubblicato su Ticino7, autunno 2022

Nessun commento: