Tbilisi, agosto 2008. La guerra d'Ossezia e i suoi profughi


Gente di Tbilisi
Di soldati a Tbilisi non se ne vedono. Gli abitanti della capitale georgiana, dopo aver passato giorni e notti ad ascoltare le notizie della guerra in Ossezia del sud, dopo aver aspettato che rientrasse chi stava trascorrendo le vacanze sul Mar Nero e non poteva tornare, dopo aver sentito le bombe che hanno colpito l'aeroporto militare alla periferia di Tbilisi e aver temuto che l'esercito di Putin circondasse e attaccasse la loro città, dopo aver accolto migliaia di profughi che si riversavano nella capitale e cercavano letti, cibo, medicine, insomma dopo aver vissuto la guerra, gli abitanti di Tbilisi si sentono più pacifisti che mai.
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