Manuel Maria Perrone, picaro in libertà

 

Se c’è un’immagine del viaggio picaresco ai nostri giorni dalle nostre parti, per me è Manuel Maria Perrone seduto in un treno a raccontare le sue storie. È così che l’ho conosciuto, quella volta in treno che stavamo andando nel deserto della Tunisia da alcuni pastori danzatori e lui raccontava del suo viaggio precedente: accompagnare un’asina a vedere il mondo. Già, che c’è di strano? Lo fa spesso, dato che uno dei suoi migliori amici è un allevatore di asini molto sensibile alla crescita spirituale dei suoi animali. Manuel, dice, è un napoletano nel corpo di uno svizzero. Gli aleggia intorno un’aria zingaresca; e pensare che sua nonna materna aveva vinto il concorso di ragazza più ariana della sua città, nella Germania del secolo scorso.

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Pubblicato su Ticino7, ottobre 2023

Acqua: un musical creato a Lugano da Melanie Haener e Radwan

 

Un viaggio alla scoperta delle bellissime fragilità dell’essere umano che si sta costruendo tra canti, balli, teatro e coreografie per debuttare a settembre al Teatro Dimitri di Verscio

Un musical è una grande macchina. Tutto è partito da una poesia di poche parole e ora ci sono più di venti persone in scena che cantano, danzano, recitano; c’è una costumista e due compositori, una scenografa, tre tecnici luci, due drammaturghi, una regista, un’assistente legale, tutto uno staff per la comunicazione e persino una psicologa artistica.

Radwan è un ragazzo somalo. Sette anni fa è arrivato in Svizzera e da quel giorno, da quella nuova nascita, è nato un poeta. Il viaggio che ha percorso, lo sappiamo, è indicibile. Non sarà raccontato. Ma Radwan, dal giorno in cui è arrivato ha iniziato a scrivere poesie, in italiano. Con la manciata di parole che aveva, e se hai pochi ingredienti devi darti da fare ancora di più: arrivare al nocciolo, scavare per dire quello che vuoi dire.

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Teatro Foce Lugano alle 8-9 marzo 2024
Teatro di Locarno 27 marzo 2024


Pubblicato su Azione, estate 2023

Reportage dalla Romania, il paese che riassume l'Europa

 

Un viaggio nel paese latino più a Est dell’Europa, tra villaggi da fiaba, monasteri misteriosi e contrasti urbani. Ci accompagnano le badanti che tornano a casa

Vi potete immaginare in Svizzera un tassista che si ferma di botto, scende dalla macchina e si mette a ballare perché vi sta facendo ascoltare musica popolare della sua regione e non può fare a meno di alzare la braccia al cielo e muoversi a ritmo? No, nemmeno io. Per questo le mie vacanze, se posso, le trascorro in qualche paese dell’Est. Tipo la Romania.

Siamo partiti insieme a Elena, che sta tornando a casa a Bucarest, dal figlio. Ci prestano un appartamento nuovo di zecca che lei ha comperato per lui, ormai trentenne, con un buon lavoro e una fidanzata. Siamo in periferia e questo ci piace. L’appartamento, rinnovato con cura, si trova dentro a un block, come si chiamano questi palazzoni dell’epoca comunista. Contrasto fra dentro e fuori. Noi nostalgici preferiamo il fuori, ma capiamo che per viverci, è meglio dentro.

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Pubblicato su Azione, settembre 2023

Segreti e tradimento

 

Che cosa è un tradimento? Un bacio, un flirt, un amore proibito, il calore di un momento? Un incontro fuori dalla coppia, mi rispondono, è prima di tutto una novità, un ascolto della propria parte curiosa, il lato misterioso della vita. È una primavera. Un’uscita dai ranghi, un passo verso l’ignoto.

E perché si tradisce? Quando si tradisce si cerca un’altra persona o un’altra versione di se stessi? Un tradimento può essere salvifico per la coppia? Per il proprio mondo interiore? Perché l’essere umano ha scelto (per ora) di stare due a due? I nostri figli sceglieranno liberamente tra monogamia e poliamore?

Incontriamo sette donne non monogame che ci raccontano la loro relazione segreta (o il tentativo di avere una vita di coppia più aperta).

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Articolo apparso su Ticino7, 9 settembre 2023

I bambini di Ponto Valentino raccontano la loro Valle di Blenio

 

Mi metto nel pratone, quello vicino all’orto del Pierino, del Giovanni e della Maris. Oltre l’orto, i bambini stanno giocando al parco giochi. C’è la merenda e uno alla volta vengono da me, sulla coperta, a raccontare. Gli faccio un’intervista ogni anno per cinque anni. Poi alla fine consegnerò a ognuno le sue cinque registrazioni e loro potranno risentirsi.

La prima è una bambina dall’aria fragile che però è forte, come quei fiorellini di montagna che chissà come trovano il coraggio di crescere nella roccia a milleduecento metri. Sarà che il timo lì vicino li incoraggia. Lei ha le idee chiare: «Mi chiamo Nina, mi piace il circo, da grande vado in città». Però adesso non vuole andare da nessun’altra parte, perché Ponto Valentino è il posto più bello del mondo. «Ci sono i miei amici, due chiese, la bettola, e si possono sempre vedere agnelli appena nati. Quando non voglio vedere nessuno pianto un cartello davanti a casa con scritto ‘niente ospiti’, così me ne sto per conto mio».

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Pubblicato su la Domenica 

Reportage dal deserto tunisino per un Festival di pastori


Non si sradica il terrorismo con le bombe. Non funziona. Ci vuole cultura, lavoro, fiducia nella strada che si ha davanti. Adnen Helali, maestro e poeta di Semmama, turbante in testa e tuta mimetica, grida parole di poesia, dolcezza e rosmarino in mezzo al cortile. Siamo nel Centro Culturale Jebel di Semmama, in una zona montuosa della Tunisia: un luogo di incontro, arte e artigianato inaugurato nel 2018, costruito grazie ad aiuti internazionali per aiutare la regione di Kasserine a trasformarsi. Qui nel centro-ovest del paese, infatti, c’è livello rosso di allarme terrorismo, dato che dopo la Rivoluzione queste montagne sono diventate luogo di rifugio per i jihadisti. Le proteste che avevano fatto cadere il governo di Ben Ali hanno avuto il loro cuore proprio qui, ma gli abitanti sono stati delusi: non è cambiato nulla, le politiche economiche, sociali e turistiche hanno continuato a dare priorità alle città e alle coste. «Ci hanno sacrificati», dice Adnen. «Ma noi non ci stiamo, siamo pastori e siamo abituati a chinarci senza cadere. Facciamo resistenza: poesia, dolcezza e rosmarino sono le nostre armi». Il rosmarino, nella cultura berbera è simbolo di amore e scambio.

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Seconda parte

Pubblicato su Ticino7, maggio 2023


Atelier di Claro. Max Läubli e Madeleine: una storia d'arte e d'amore

 

Storia di Madeleine

Sono la prima di cinque figli, nata nel 1943. Vengo dal Canton Friborgo, mi sono appassionata alla pittura fin da bambina, non so perché, a casa mia nessuno se ne interessava in particolare. I miei genitori volevano che trovassi un mestiere, e così sono andata a fare la traduttrice in un’agenzia pubblicitaria a Berna dove un giorno è arrivato un pittore. Avevo vent’anni, lui un po’ di più. Era selvaggio e bellissimo, tranquillo, sicuro di sé. Mi ha subito chiesto di uscire a cena e quando ci siamo seduti a mangiare allo stesso tavolo mi ha chiesto di seguirlo per vivere insieme in Ticino.

Ero elettrizzata.

Mi ero vestita bene, ero pettinata in modo elegante e lui però mi immaginava in questa casa, che all’inizio non aveva ancora né acqua calda né elettricità.

Gli ho detto: Ma io non ho niente!

E lui mi ha risposto: Ma io ho tutto.

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Pubblicato su Rivista 3valli, aprile 2023

Il dottor Andreas Wechsler e il suo libro di biologo pediatra sull'infanzia e adolescenza

 

L’allegro manuale di biologia che spiega ai genitori lo sviluppo infantile


Esce per Casagrande il secondo libro del pediatra Andreas Wechsler: «Genitori, non sbagliate mai e adesso vi dico il perché»


«Il bambino si sviluppa, non viene sviluppato. Cresce, non viene cresciuto. È questa la buona notizia che vorrei dare a voi genitori: non preoccupatevi troppo, divertitevi con i vostri figli, perché se vi rilassate va tutto meglio e i bambini diventano comunque adulti, che voi vi agitiate o no». Stiamo parlando con Andreas Wechsler, uno dei pediatri svizzeri più amati, lavora a Lugano, e quello che è appena uscito è il suo secondo libro.

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Pubblicato su Azione, primavera 2023

Giordi e il Centro svizzero per paraplegici di Nottwil

 

Il segreto

della vita è

trasformarsi



Il suo mestiere è: accompagnare la paura, consolare lo sconforto, riportare alla vita, insegnare a ritrovare i gesti quando una parte del corpo non risponde più. Si chiama Giordi, nata Nadia Dell’Oro, è di Prugiasco, lavora a Nottwil, racconta la sua vita a chi ne ha bisogno: il giorno prima di compiere venti anni ha avuto un incidente con la moto, è rimasta in sedia a rotelle e oggi aiuta chi è nella sua stessa situazione a non soccombere. Anzi: a ritrovare la vita, con gioia.



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Storia della profilassi dentale

 


Se avete paura di andare dal dentista, o comunque siete un po’ riottosi, un rimedio c’è: pensare a cosa è stata in passato la cura dei denti. Credo che ci si recherà dal proprio dentista più volentieri, dopo aver visitato un museo della profilassi dentale (ce ne sono a Torino, Bologna, Londra, Linz, Baltimora...) o anche solo aver fatto un giro sul web alla ricerca di mummie con i denti d’oro o antichi strumenti da “medico della bocca”.

La storia dell’odontoiatria si estende molto nel passato e rivela che la cura dei denti è una delle arti più antiche che l’uomo conosca.

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Pubblicato su Azione, inverno 2022-23

Pop Economics è il teatro civile che ci spiega gli aspetti difficili della nostra vita

 

Dire il mondo con il teatro

Ci sono materie ostiche che governano il mondo: l’economia, di cui tanti di noi non capiscono molto, l’informatica, di cui quasi tutti siamo digiuni, l’etica, che è difficilissima ma che riguarda ogni scelta politica, tecnologica, commerciale e così via. In altre parole: ci sono cose molto importanti che ci riguardano ma a volte noi non abbiamo gli strumenti per esprimere la nostra opinione.

Ecco perché è nato undici anni fa in Italia Pop Economix, un progetto non profit di informazione, teatro, editoria, educazione e comunità.

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Pubblicato su Azione, gennaio 2023