Il podcast Swiss Riot Girls: streghe svizzere dimenticate

 

Sette donne dimenticate dalla Storia

Podcast Swiss Riot Girls racconta le storie di sette donne svizzere mezze streghe mezze eroine


Sono streghe, ribelli, criminali. Dimenticatevi di loro. Hanno fatto la Storia, si sono lanciate a cavallo per cambiare il mondo, o perlomeno la loro vita, e poi qualcuno le ha fermate, imbavagliate, chiuse in cantina. O almeno ci ha provato.

Il podcast di Valentina Grignoli Swiss Riot Girls torna in cantina, apre la porta, punta la torcia e tira fuori sette donne che sono state un po’ streghe, sì, magari anche un tantino criminali, è vero, ma molto ribelli, molto libere, molto potenti. A modo loro.

«L’idea mi è venuta a Campo Blenio, sulle piste da sci. I bambini col maestro, io al bar». Ecco cosa succede a lasciare una mamma intelligente per un attimo libera dalle sue incombenze: crea.

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Pubblicato su Azione, dicembre 2021


Ladra di memorie: storie di Alzheimer

 

Quando la malattia

ci ruba la memoria


Disturbi neurodegenerativi Un libro per raccontare storie di Alzheimer, tra chi ne soffre, i famigliari e i curanti


Può colpire chiunque, con l’età è sempre più frequente, toccherà quasi alla metà di tutti noi, dopo i 90 anni, ma esistono anche forme giovanili. Parliamo di disturbi neurocognitivi maggiori, come Alzheimer, demenza senile e altre forme più rare.

L’associazione Alzheimer Ticino, che tra pochi mesi compie 30 anni di vita, ha sostenuto un libro sull’argomento che si legge come un libro di narrativa. L’autrice è la scrittrice Manuela Bonfanti Bozzini...

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Pubblicato su Azione, novembre 2021

Antonella Gabrielli: ritratti bestiali

 

Quattro anni fa, ha scoperto gli struzzi. Perché la fanno ridere. Sono goffi, gli struzzi, e lei li capisce. Li dipinge ballando, correndo, sorridendo. Ora, da poco, si è messa a parlare con le persone che hanno un cane o un gatto, che li amano con dolcezza e buon gusto, persone che le raccontano delle loro creature e che desiderano un quadro in salotto, un quadro che dia valore al gatto (o al cane) e all’arte. Allora lei apre i suoi libri (Bacon, Ingres, Van Dyck...) e cerca ispirazione. A chi metterei quella giubba da colonnello? Come starebbe la marsina sopra a uno schnauzer un po’ spettinato? La pittrice Antonella Gabrielli i veste, li pettina, sovrappone i confini dell’umano e della bestia, ricorda perché animale ha la radice di anima.

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Pubblicato su Ticino7, ottobre 2021

Uomini! Non è la lunghezza che conta

 

Parliamo del punto P

Del pene conta più la larghezza della lunghezza, tutti gli uomini prima o poi soffrono di eiaculazione precoce e infiammazione della prostata, pochissimi hanno già scoperto il loro punto P...
La sessuologa Isabel Londoño propone un viaggio nel piacere maschile, spostando l’attenzione dal fallo all’uomo


«Quando vado nelle scuole a fare educazione sessuale, mi accorgo che la prima maestra, soprattutto dei ragazzi, è la pornografia. Allora chiediamo loro quanti uomini hanno già visto andare in giro come Spiderman... Ecco nei film porno è la stessa cosa: possono piacere, ma non hanno niente a che vedere con la realtà», spiega la dottoressa specializzata in sessuologia Isabel Londoño.

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Nasce l'Archivio della diversità cognitiva per raccogliere testimonianze di chi è diversamente normale

 

L’archivio delle persone sensibili

«Crediamo che se non conserviamo nulla di loro non sapremo mai nulla. Esistono studi, film, racconti e così via che li presentano, anche molto belli e importanti; tuttavia ci sembrava che mancassero le loro voci». Da oggetto a soggetto: questo il salto che propone l’Archivio della Diversità Cognitiva.

«Questo archivio sarà uno strumento per chiunque ha voglia di capire meglio la diversità cognitiva. Ma anche ci è utile, ne sono sicuro, per capire noi stessi, il nostro mondo come lo abbiamo costruito». Perché ascoltare voci diverse che raccontano in un altro modo quello che anche noi abbiamo sotto gli occhi, ci aiuta sempre a valutare e rivalutare, sdrammatizzare e comprendere, spostare lo sguardo, scoprire, aprire gli occhi, chiuderli, girare lo sguardo. La diversità fa tutto questo.


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Pubblicato su Azione, autunno 2021

Le fiabe ci parlano di preistoria. Parole di Vladimir Propp e Glauco Sanga

 

La fiaba magica è quella con l’intreccio: viaggio, prova da superare, premio. Non ha un autore, è stata raccolta da qualcuno (per esempio i fratelli Grimm, Afanasiev, Basile, un etnologo ecc.) che l’ha ascoltata da un informatore che a sua volta l’ha sentita e tramandata. Ci si è sempre chiesti: quando e come sono nate le fiabe? perché sono così simili nei vari continenti?

Di tutti gli studiosi sull’origine delle fiabe, uno in particolare ha usato il metodo storico per scoprire questi misteri: si tratta del ricercatore russo del secolo scorso, Vladimir Propp. Egli ha dimostrato che la fiaba deriva precisamente da due riti preistorici che venivano praticati nelle società di cacciatori-raccoglitori (quindi società che esistevano in ogni continente della terra): il rito dell’iniziazione e il rito funebre, che in parte coincidono.

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Pubblicato su Azione, settembre 2021

Academy al Locarno Film Festival: è come l'amore

 

Locarno Film Festival 

A colloquio con il responsabile della Locarno Filmmakers Academy per scoprire talenti tra i filmmakers

È come l’amore. Anzi, è proprio amore. Il Cinema non si può fare senza urgenza, senza bisogno, senza essere in due. Due sguardi, una cinepresa e uno spettatore. Stefano Knuchel sembra saltare quando parla, anche se è calmo e racconta con voce pacata della passione, quella vera. Sembra sgambettare di gioia ma non si muove: sono le sue parole che arrivano come un treno in corsa.

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Pubblicato su Azione


La Fonderia Perseo di Mendrisio

 

È l’ultima fonderia del Ticino, una volta ce n’erano di più. Ora è rimasta solo la Perseo di Mendrisio, nata come Fonderia Amici nel 1952, dal nome del suo proprietario. Una fonderia è dove si cola il metallo per costruire oggetti, ma questa fonderia è nata e sopravvive ancora come fucina per artisti. A Mendrisio, infatti, in via Vignalunga 15, si fabbricano le sculture che creano numerosi artisti, quali Nag Arnoldi, Flavio Paolucci, Salvador Dalì, per dirne solo tre.

Un lavoro pesante, pieno di fumi velenosi, caldo infernale, ma diverso da tutto il resto.

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Pubblicato su Azione

Comunione e liberazione. Una finestra aperta

 


Dei ciellini si dicono tante cose, ma io non sapevo neanche come si scrive la parola Cielle. Ne ho sempre sentito bisbigliare. Sono religiosi, hanno tanti figli, stanno fra loro. Presi uno a uno sono fantastici, in gruppo aiuto. Alcuni fanno voto di castità, gli altri si preservano per il matrimonio. Pregano prima di mangiare, appendono il crocifisso in salotto. Studiano, lavorano, arrivano in alto.
Poi ne ho conosciuto un qualcuno di persona.
A Lugano, noi allievi del Liceo, se avevamo bisogno di qualcosa, andavamo da Claudio Chiapparino: ci forniva un locale per le feste, la sala per le prove di teatro, ci trovava i lavoretti estivi... In classe con una mia amica c’era la B., ultima di sette figli, che mi aveva spiegato il senso della casta attesa: «Ti immagini come diventano preziose le cose che aspetti a lungo?».

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L'eleganza di Flavio Paolucci


A tre anni diceva: Voglio fare il pittore. Non ha mai cambiato idea.
È partito per Brera, negli anni Cinquanta, per studiare arte. I suoi genitori dicevano: Non è un mestiere, non si guadagna niente, non va bene. Però finché ha potuto Paolucci ha seguito i corsi. Poi, il padre, un operaio della Cima Norma, è morto in un incidente sull’Adula, e il giovane Flavio è dovuto tornare a casa. Ha lavorato a bottega a Locarno, ha continuato a studiare, a cercarsi, 
a sperimentare i colori e le materie.
Un viaggio in Marocco, a casa di un’amica 
che aveva sposato un uomo di Casablanca, 
gli ha arricchito lo sguardo. La luce.

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Pubblicato su Rivista 3valli, giugno 2021

Storia del gabinetto. Chi non piscia in compagnia...

 

Viva la pipì

Quando abbiamo cominciato a vergognarci dei nostri bisogni e bisognini? E perché poi?

Per i romani le latrine erano luoghi di socializzazione; alle Terme di Caracalla ci stavano circa 1600 persone alla volta, ognuna seduta sulla sua tazza, a parlar di affari e amenità varie. Sotto di loro scorreva un fiumiciattolo che portava via le creazioni del momento.

Avevano addirittura la dea delle fogne, Cloacina, protettrice della Cloaca Massima. Le fogne, si sa, sono fondamentali per una vita sana: loro sì che sono state una rivoluzione del progresso, altro che la carta da gabinetto.

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Pubblicato su Ticino7, maggio 2021

No Vegan di Luca Avoledo: bufale di dieta vegana

Luca Avoledo non ce l’ha con i vegani, né con i fruttariani o i crudisti. Gli dispiace solo quando qualcuno prova a dire che una dieta non onnivora sia più salutare, più conveniente, più naturale. Più etica, magari sì, e non è poco. Ma lui, nutrizionista e esperto di salute naturale, consiglia di approfondire l’argomento basandosi su studi e ricerche scientifiche piuttosto che soltanto con il sentito dire. Ogni giorno qualcuno gli scrive per chiedergli consigli del tipo: «È vero che se divento vegano posso guarire da un tumore? L’ho letto sul web...».

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Pubblicato su Ticino7, primavera 2021

«Abbiamo tutti bisogno di Nonsense. Perché fa ridere, perché spiazza, perché meraviglia»: la pensa così Daniela Almansi, traduttrice indipendente ticinese che lavora con diverse case editrici italiane. «Non bisogna avere paura di offrire ai bambini qualcosa che li lasci perplessi, qualcosa che sia esteticamente un po’ sofisticato ma di grande qualità». Leggere prima di tutto deve essere un piacere, deve essere bello e divertente, non solo edificante in senso pedagogico o morale.

«I bambini sono creature che stanno imparando un sacco di regole», spiega ancora la traduttrice, che prima di fare questo mestiere ha studiato in Inghilterra letteratura comparata e letteratura per l’infanzia, con un’attenzione particolare al Nonsense. «I bambini stanno imparando a muoversi, a parlare, a scrivere, cercano di farsi un’idea di come è fatto il mondo e di come è bene che si comportino... Ci sono libri che aiutano questo processo, e poi ci sono autori come Carroll, Dr. Seuss, Daniil Charms, Edward Lear e molti altri, che scrivono libri-vacanza, libri-liberazione, libri-gioco che ci ricordano che con poesia e con risate si può affrontare meglio la vita. Offrono il piacere dell’assurdo, perché a volte il fatto di non capire è buffo e i bambini sono ancora bravissimi a non preoccuparsi se non tutto è perfettamente chiaro e logico. E poi anche alla rovescia si impara il mondo, anzi, dirò di più: chi non conosce le regole non può apprezzare il loro stravolgimento».

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Pubblicato su Azione, primavera 2021

Esiste il Punto G? Che ruolo ha la clitoride nel piacere femminile?

 

Esiste il punto G? No. Esiste qualcosa di molto meglio, secondo l'esperta.

«Chi fabbrica i giocattoli sessuali conosce meglio la donna di molti mariti», sorride la dottoressa Isabel Londoño, sessuologa. «Bisogna dunque fare un po’ più di informazione. E per chi ha voglia di ascoltare ci sono alcune buone notizie».

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Mali invisibili. Psichiatria della vergogna e dell'isolamento

«Fin da piccolo ricordo di essere sempre stato abbastanza male. Solitudine, tristezza, stanchezza fisica. L’inizio di una cosa che poi ho imparato a chiamare ansia. Il mio medico e i miei genitori però pensavano fosse pigrizia. Con l’adolescenza si è accentuata e si è trasformata in rabbia, depressione, pensieri autolesionisti. Assenteismo a scuola, bocciature. Sono andato da uno psichiatra, mi ha diagnosticato ‘disturbo della sfera dell’ansia’, ma non andavamo d’accordo. Mi ‘curavo’ l’ansia da solo, sbevacchiando, chiudendomi».

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German Avakian e la guerra in Nagorno Karabakh

 

German Avakian fuma in continuazione e gesticola. Sobbalza, esclama, corre. Come i personaggi dei romanzi russi. Si agita, è un artista, è idealista, pieno di speranze. Non fa teorie, ma racconta un sacco di aneddoti. È nato nella Germania dell’Est, da famiglia armena, parlando russo, tedesco e armeno. È emigrato negli Stati Uniti, non ha imparato l’inglese, è tornato alla sua terra d’origine. Tutto questo mi ricorda il mio scrittore russo preferito: Sergej Dovlatov.

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Pubblicato su Ticino7, dicembre 2020