Mamme che fanno figli da sole




 Decidere di andare in un centro di fertilità per avere una donazione di liquido seminale non è più un tabù, anche se in Svizzera non è ancora possibile per le single...


«Ho provato così tante volte che hanno iniziato a farmi lo sconto: solo mille franchi per ogni embrione», ride Maria, perché è simpatica, forte, vitale, e perché adesso può posare lo sguardo su suo figlio, che è il regalo della vita più pieno che lei abbia mai ricevuto. Ha un nome greco questo suo bel figlio biologico, che le assomiglia tanto: è di Maria (non è il suo vero nome) e di un donatore di liquido seminale, che la clinica a Creta conosce, ma a cui loro non potranno mai risalire. Il nome, potrebbe essere Ulisse (non è Ulisse), è un omaggio alla terra dove Maria ha potuto rivolgersi per avere un figlio da single; in Svizzera invece la donazione di sperma è riservata alle coppie sposate.

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Pubblicato su Azione


Nataša prende il bus. Storie di badanti, di madri e di figlie

 
Anja, Nataša, Elvira, Alina, Romica, Katia, Iulia, Anna, Cristina: nove donne che hanno lasciato il loro paese nell’Est dell’Europa per lavorare come badanti in Occidente. Raccontano da dove vengono, il viaggio che hanno fatto, cosa hanno trovato qui.
Maddalena, Rosalia, Zoja, Natalia: quattro donne che a un certo punto della loro vita hanno dovuto decidere se assumere una badante per i loro genitori. Parlano dei loro sensi di colpa, del sollievo e della fatica (o no) di dare fiducia.
E poi c’è una nonna, che dava la benedizione alle sue nipoti, e Santina, che vive con una badante e dopo la morte vorrebbe diventare una morbida zolla di terra.
Quindici testimonianze cucite insieme da un canto d’amore, pieno di nostalgia e di voglia di conoscersi meglio. Una raccolta di voci attorno al mondo del lavoro di cura, dentro le nostre famiglie; un’opera di narrazione che mischia poesia e giornalismo.

Nata a Locarno, Sara Rossi Guidicelli è giornalista, scrittrice e mamma. Vive con la sua famiglia in Valle di Blenio, dove dirige la Rivista 3valli. Collabora con Azione, la Regione, Ticino7 e il collettivo letterario Arbok.
Chiara Fiorini, artista che vive a Zurigo, ha composto sei tavole per questo libro. È nata ad Acquarossa, si è diplomata alla Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Parigi e dal 1983 vive e lavora a Zurigo. Accanto a dipinti in cui privilegia il figurativo e l’utilizzo di materiali e tecniche miste Chiara Fiorini crea oggetti e installazioni in interni e nella natura.
Le tavole illustrative che si trovano in questo libro sono state scelte dall’artista prendendo ispirazione dal testo e combinando parti dipinte e elementi ritagliati da stoffe e lettere.

Il libro si trova può ordinare in libreria o direttamente a ulivo@edizioni-ulivo.ch

Camminare sui carboni ardenti

 
La mia immaginazione mi mostra Mangiafuoco che minaccia Pinocchio di buttarlo nelle fiamme insieme con Arlecchino. Però voglio sapere perché qualcuno invece oltrepassa per hobby la sana paura di farsi male. Cosa ne ricava? Qual è il piacere per il quale buttare all’aria il buonsenso che ti dice di non scottarti? Quindi prometto che andrò.
È iniziata da poco la primavera quando Gérard Mocetti, organizzatore di camminate sulle braci ardenti, mi chiama: «Sabato camminiamo. Porta tre giornali vecchi, una coperta e un picnic. Siamo un gruppo di trenta persone, ti iscrivo come partecipante a tutti gli effetti».

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Foto di Stefano Spinelli. Articolo uscito su Azione

Artsakh, un fotografo e un pittore in Nagorno Karabakh


 


Il 4 ottobre a Yerevan German ha presentato il suo ultimo libro: Shushi 48 Hours, nella sala conferenze e concerti di un’osteria frequentata da giovani che si trova in uno scantinato. Shushi è la capitale culturale del Nagorno Karabakh, città posta a 1500 metri slm e gravemente colpita dalla guerra, che da alcuni anni cerca di riprendersi, puntando sulle sue risorse culturali e paesaggistiche per attirare turismo. Il Nagorno Karabakh, a seguito del referendum del febbraio 2017, ha adottato il nome ufficiale di “Repubblica dell’Artsakh” ed è così che qui la nominano, sebbene non sia ancora stata riconosciuta da nessun paese al mondo. «Questo libro non vuole mostrare le bellezze della città», spiega German alla piccola compagnia di persone venute per ascoltarlo. «I protagonisti delle fotografie sono gli uomini e le donne le cui vite sono legate a Shushi: quelli che sono stati cacciati da casa loro, quelli che sono stati forzati ad imbracciare le armi, quelli che hanno visto la propria città in fiamme, quelli che cercano di rifarsi una vita qui, quelli che la stanno ricostruendo. Siamo stati lì tre giorni, io e altri nove giovani fotografi tra i quali quasi nessuno conosceva Shushi. Ci siamo presi una giornata per perlustrare i luoghi e poi per 48 ore di fila ognuno era libero di andare dove voleva a cercare le storie che più gli piacevano». 

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Pubblicato su Il Caffè

Fa la brava e ribellati - Storie di Emma

 Emma ha 36 anni, un bimbo di 6, di professione è ingegnere informatico e quando ha finito di fare tutto disegna. E disegna non poco: sul suo blog si trova un’infinità di fumetti e di storie a vignette, alcune delle quali hanno fatto il giro del mondo e sono state pubblicate da Le Monde e The Guardian. Il grande successo di Emma è che i disegni sono semplici, simpatici e il messaggio folgorante.
Uno dei più apprezzati da tutte le mamme del pianeta si intitola “Les vacances”. Emma è appena rientrata al lavoro dopo il congedo maternità e insieme alle sue colleghe parla delle vacanze estive. Una di loro le dice: “Vai di nuovo via? Ma sei appena tornata...”. 
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Pubblicato su Azione