Mario Botta, l'expo 2015 di Milano e la città


Milano si trova oggi di fronte a una grande opportunità, datale dall'Esposizione Universale che ci sarà nel 2015. Come potrebbe trarne vantaggio la città?
Nessuno ha idea, fino a oggi, di che cosa l'Expo porterà a Milano. Personalmente non conosco nessun progetto concreto di trasformazione fisica e spaziale della città. Sono appena tornato da Shangai, dove mi hanno chiamato per dei lavori che seguiranno l'Esposizione 2010. Nella mia mente c'è ora un grande squilibrio tra la trasformazione in atto nella città asiatica e l'immobilismo di Milano. E' importante sottolineare che l'esposizione universale lombarda è un'occasione offerta alla vecchia Europa, perché essendo un avvenimento mondiale, tocca di riflesso anche molti altri paesi che le viaggiano attorno.
Quali trasformazioni gioverebbero alla città di Milano?
Milano ha subito negli ultimi decenni una furiosa trasformazione urbanistica, silenziosa, che ne ha stravolto le periferie. C'è stata una sorta di caduta ideologica dei piani regolatori: trattative private hanno portato a un'edificazione selvaggia e la fascia periferica attorno a Milano è cresciuta in modo impressionante rispetto al passato. A mio parere ha bisogno di essere corretta.
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Dialoghi Internazionali