Morena Pedruzzi: parliamo un po' di te

 

Morena Pedruzzi è una ragazza di paese, di montagna. Viene dalla Leventina, è ergoterapista e suona nella Filarmonica di Faido e nella guggen Carnasc Band. È autrice del libro Risollevarsi (uscito a novembre scorso per le edizioni Iet), in cui racconta il lungo percorso che ha affrontato dopo l’attentato terroristico di cui è stata vittima nel 2011. Il suo ritorno alla vita e l’equilibrio ritrovato si devono a un certo suo ‘carattere montano’, al sostegno di famiglia e amici, all’amore per il suo lavoro e alla cocciutaggine di inseguire sempre le sue passioni.

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Vivere ai margini: virtù dell'ombra

Marginali


Una società senza asociali o è morta o è una dittatura. Perché abbiamo molto da imparare da chi sta ai margini


«Noi restiamo a margine, non produciamo, non aiutiamo la società dello sviluppo a migliorare la sua tecnologia, il suo sapere scientifico, la sua opulenza. Noi non operiamo sulla natura; dicono che parassitiamo il mondo, il fatto è che non lo sfruttiamo. Non lo modifichiamo, noi. Ci adattiamo nelle sue pieghe, ce ne teniamo un po’ fuori. Osserviamo, e con una piroetta ci divertiamo a raccontare ciò che vediamo». Come dare loro torto? Come sentirci superiori, noi che inquiniamo, deforestiamo, alziamo grattacieli, ci scervelliamo per trovare un altro pianeta o una coltivazione di insetti che necessiti di poca acqua e poco spazio perché non ne abbiamo più?


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Pubblicato in gennaio 2022 su Ticino7