Marco Rodari, il Pimpa: un clown in Medio Oriente

Primo giorno in ospedale, Gaza. Arrivano decine e decine di ambulanze che scaricano pezzi di uomo, di donna, di bambino. I medici si trovano a dover scegliere chi provare a salvare, e quindi chi lasciare morire. I corridoi sono intasati, i cadaveri non si riescono a portare fuori dall’ospedale, nessuno riesce più a pensare, a lavorare, non c’è tempo, non ci sono strumenti per tutti. A un certo punto da un’ambulanza scende una bambina. Cammina sulle proprie gambe. Ha una ferita all’addome, guaribile. Il chirurgo la opera. L’operazione riesce. Tutti finalmente sentono una soddisfazione che non credevano più possibile. Però. Però non è finita. La bambina non parla. Curate le ferite del corpo, restano le ferite dell’anima.
Entra il Pimpa. Ha un naso rosso, niente altro. Forse un pezzo di carta, una cordicina, qualche piccolo minuscolo oggetto da mago. Le si avvicina in punta di piedi, lei lo guarda e sorride. Lui vuole giocare con lei, lei accetta. E ricomincia a parlare.
Continua...

Pubblicato su Azione

Foto di Yazan David