Felice Varini e l'invisibile. Una nuova opera a Bellinzona nella sede di BancaStato

 
Cerco di vivere il più possibile e la vita è stata la mia maestra’, sorride misteriosamente l’artista, mentre con jeans sportivi e camicia elegante attraversa gli spazi, sale le scale, scruta i muri, traccia linee, dipinge con l’acrilico, esce a cercare un tubetto di colore per i ritocchi.
Non si svela molto, Felice Varini, preferisce che sia la sua opera a parlare al suo posto. E allora guardiamo cosa fa. BancaStato, allo scoccare dei suoi cento anni di esistenza, per la propria sede di viale Guisan a Bellinzona, ha commissionato un’opera all’artista locarnese che da molti anni vive a Parigi e che in tutto il mondo ha disseminato le sue forme inconfondibili.
Usare un ambiente costruito come il pittore usa la sua tela bianca è un’azione particolare, propria di tutto il lavoro di Varini e sulla quale si potrebbe ragionare moltissimo. Meglio però sperimentarla.
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Pubblicato su laRegione Ticino

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