È la città più araba della Sicilia,
dicono. Ma è una città fenicia, poi greca, cartaginese, vandala,
bizantina. Una città di pescatori, di contadini, di commercianti. È una città di storie, di gabbiani e cani
randagi. Di marinai.
Il Muezzin richiama alla preghiera cinque volte
al giorno, le barche se ne escono a pesca al mattino e dalle chiese
la sera escono i canti della Messa.
Pubblicato su Ticino7
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