Si chiama Spazio Ado

Si chiama Spazio Ado e sembra un appartamento, di quelli moderni, con grandi spazi comuni e poche pareti. Sette anni fa un gruppo di ragazzi e di educatori ha abbattuto i muri e costruito un salotto grande, una cucina, dei bagni, lasciando un locale per la sala di musica, uno per la palestra e un laboratorio. In sette anni è passata da lì un’ottantina di adolescenti. Il luogo si è modificato, ma nessuno ha mai comprato niente: i mobili e gli oggetti che servivano sono stati recuperati qua e là. Scarti a cui i ragazzi di Spazio Ado hanno restituito un senso, un valore. Un po’ come hanno ridato un senso e un valore alla propria vita, che già a 15 o 18 anni sentivano – ed era – esclusa dalla società.
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Pubblicato dal quotidiano la Regione Ticino (parte prima)


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