Fondazione Amilcare, la casa secondo Raffaele Mattei


Raffaele Mattei, da oltre vent’anni lavora con i giovani. Le sembra che il disagio sia in aumento?
«L’abbandono è la costante nelle storie dei ragazzi emarginati. Bambini trascurati, svalutati, genitori molto sofferenti loro stessi non sono una novità di oggi. Negli anni Novanta abbiamo iniziato una formazione in terapia familiare: quando l’abbiamo terminata di famiglie non ne restavano quasi più. Ecco che cosa sta cambiando. Prima di parlare di disagio giovanile, quindi, bisogna avere il coraggio di parlare del disagio diffuso in tutti gli strati della nostra società.
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pubblicato dal
quotidiano laRegione Ticino (seconda parte)

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