Tirana dentro e fuori. Dieci anni di Edi Rama

I colori sono un po’ sbiaditi, ma Tirana continua a ricordare una tela di Kandinskij. La guardo da un balcone, un terrazzo fantastico al 13esimo piano di Torre Drin, in pieno centro. Sono a casa del console d’Italia, Susanna Schlein, 34 anni, cresciuta a Lugano in Svizzera e arrivata in Albania quasi due anni fa. Di lei spiccano due tratti del carattere: è un genio e sembra non saperlo. Quando ho saputo che si era trasferita a Tirana, ho deciso di andare a trovarla perché è bello seguire il suo sguardo, ovunque si posi. Dell’Albania avevo parecchie curiosità, ma soprattutto mi ricordavo un documentario visto al centro Pompidou, una decina di anni fa. Parlava del sindaco della capitale, che voleva ridare vita a una società, reduce da uno tra i peggiori regimi comunisti della storia, usando i colori.
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Pubblicato su Dialoghi Internazionali

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