Desideravo capire che tipo di mestiere
è dirigere un Centro per Rifugiati e prendendo appuntamento con il
direttore non avevo pensato di poter guardare io stessa qualche ora
della vita che si svolge lì dentro. Antonio Simona saluta tutti con
grande cordialità, ha la risata pronta e la sigaretta sempre in
bocca. Stringe le mani con calore, quelle dei sorveglianti, dei
colleghi, di chiunque si rivolge a lui. Mi mostra lo sportello dove
arrivano i richiedenti l’asilo, per la maggior parte che
viaggiavano in treno e portati lì dalle guardie di confine per la
registrazione. Simona chiede: quanti ne sono arrivati oggi? Tre, gli
dicono: uno dall’Egitto, uno dal Marocco, un altro dall’Eritrea.
Pubblicato su Azione
Fotografia di Stefano Spinelli
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