Memorie di un Ebreo d'Irak

L'Iraq sta vivendo una situazione dilaniante, e lo sappiamo tutti. Più difficile, invece, è immaginare che nonostante tutto c'è chi prova ad avere ancora fiducia. Come? Ripescando nella storia modelli di convivenza pluriconfessionale e di identificazione nazionale positiva.

All'Università di Baghdad si moltiplicano gli studi su un’epoca in cui Sciiti, Sunniti, Ebrei e Cristiani hanno convissuto, anzi, di più, hanno collaborato alla costruzione dell'Iraq. Si tratta di un periodo breve, ma che oggi vale oro nei ricordi degli iracheni: era la prima metà del Novecento, e un grande fermento culturale oltrepassava le frontiere religiose e coinvolgeva tutti i cittadini. La comunità ebraica costituiva un terzo della popolazione di Baghdad. Quella comunità, ormai dispersa, è sempre più al centro dell’attenzione degli storici iracheni, che hanno l'impressione, dicono, di aver perso qualcosa per sempre. Ricordare quel periodo, però, può aiutare a ricucire le fratture tra gli iracheni di oggi.
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Pubblicato dalla rivista E
quilibri

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