Viaggio in Libano: Beirut vive
Marco Rodari, il Pimpa: un clown in Medio Oriente
Pubblicato su Azione
Foto di Yazan David
Festival del film Locarno: l'Industry Office
Pubblicato su Azione
Doris De Agostini campionessa di sci
Pagliacci di Leoncavallo - le prove di un'opera lirica
Il Camino di Santiago di Compostela per tutti, anche per disabili in carrozzella
Pubblicato su Azione
Transiberiana: da Vladivostok a Mosca in treno
Fondazione Theodora: le Dottoresse sogni negli ospedali svizzeri
Fare ridere è solo una delle attività che svolgono le artiste professioniste della Fondazione Theodora, chiamate dottoresse Sogni. Tale Fondazione esiste perché molto tempo fa un bambino come tanti altri è dovuto andare in ospedale per un periodo abbastanza lungo. Il suo unico sollievo consisteva nelle visite della madre, che aveva uno spiccato senso teatrale: si chiamava Theodora ed era capace di fare ridere e sorridere suo figlio dimenticandosi per un attimo dov’era, a quale rigido programma di cure era sottoposto. Una volta adulto, quel bambino ha creato la Fondazione insieme con suo fratello chiamandola come la loro mamma. Era il 1993 e negli ospedali svizzeri iniziava una fantastica esperienza che oggi si è diffusa in molti altri paesi, come la Turchia, la Gran Bretagna, l’Italia, la Francia, la Spagna, Hong Kong e la Bielorussia.
Continua...
Pubblicato su Azione
Fotografia di Stefano Spinelli
L'amore di clausura: la vita delle monache carmelitane di Locarno
Pubblicato su Azione
Yul Brynner, svizzero, russo, americano... attore
Calvo e affascinante
pubblicato su Azione
Felice Varini e l'invisibile. Una nuova opera a Bellinzona nella sede di BancaStato

Pubblicato su laRegione Ticino
Il corpo a corpo non significa picchiare. Anche la boxe può avere un ruolo sociale
I giocatori di pugni
David Larible, il clown dei clown, con il Circo Knie in Svizzera nel 2014
David Larible è – come quasi tutti nel circo – figlio d’arte. La sua famiglia lavora nel circo da sette generazioni di acrobati, giocolieri, musicisti, pagliacci. Suo nonno, francese, è nato a Martigny nel 1901, un giorno che erano in Svizzera in tournée, con il carrozzone e i cavalli e per la bisnonna era giunto il momento di partorire. Suo papà e lui stesso invece sono nati in Italia. ‘Anche tra il pubblico ci sono le varie generazioni’, mi fa notare lui. ‘Guarda lì (indica con la mano): vengono le nonne con le loro figlie e i nipotini. Questo è bellissimo’. Larible parla sei lingue molto bene e con noi naturalmente usa la sua lingua madre: l’italiano.
Pubblicato su Azione
Foto di Andrea Guidicelli
Philippe Van Parijs e il reddito di base incondizionato (o universale)
Proiezionisti del Festival del Film Locarno e vecchie pellicole
Continua...
Foto di Stefano Spinelli
Pubblicato su Azione
Ioana Butu burattinaia rumena in Ticino
Continua...
Pubblicato su Azione
Foto di Stefano Spinelli
Centro per rifugiati di Chiasso: «i richiedenti l'asilo ci fanno viaggiare sul posto»
Timerepublik, la banca del tempo da Lugano a New York con tappa in Brasile
TimeRepublik è una delle migliori piattaforme su internet: ci si scambia qualsiasi tipo di lavoro ed è stata fondata da due luganesi. Sul suo sito ci si iscrive, si definisce il proprio profilo a seconda di quali attività si è capaci di svolgere e si vuole mettere a disposizione. I talenti possibili sono 304, divisi in 62 sottocategorie e in 14 grandi settori: animali, arte, gastronomia, lavori domestici, mondo digitale, sport, salute e benessere... e più nello specifico troviamo aiuti che vanno da quello veterinario all’insegnante di discorsi in pubblico, dal traslocatore al consulente fiscale, dal massaggiatore al meccanico di bici.
Vediamo come funziona.
Continua...
Pubblicato su Azione
L'umiltà di studiare il cinese - Il Centro Culturale Cinese a Lugano e la sua fondatrice
Una giornata al Tavolino Magico con Fra Martino Dotta
Giovanni Orelli, scrittore e poeta contadino di Bedretto. Dalla valanga alla città di Lugano
Continua...
Fotografia di Mathias Muheim
Pubblicato su Rivista 3valli
Che cosa è il coworking? L'esempio dello Spazio 1929 di Lugano
Oggigiorno tanti giovani vivono così: lavorano qua e là. Si inventano uno, due, tre mestieri. Stanno in proprio perché nessuno li assume, perché ormai sono abituati alla libertà, perché mettono insieme lavori diversi. Hanno professioni nelle arti grafiche, nel settore della comunicazione, nei servizi informatici; sono artisti part time, fanno qualche traduzione per sopravvivere, compilano domande di sussidi per i loro progetti. Sono a casa, collegati a internet, seduti alla scrivania, sul divano, sul letto, perché non possono permettersi un ufficio da soli. A volte sono precari, isolati, si alzano al mattino e guardano la posta prima di fare colazione. Capita che non escano per un giorno intero; e quando hanno bisogno di un collega non sanno chi chiamare.
Pubblicato su Azione
Viaggio in Israele: Haifa, il kibbutz di Ein Gedi e l'asilo di Liun
Il Museum of broken relationship di Zagabria
'Me l'ha detto mio cuggino'; Fabio Caironi racconta di leggende metropolitane
Pierre Girard più succulento che mai con il suo 'Il banchiere non gradisce le bistecche'
Continua...
Pubblicato su laRegione Ticino
Tirana dentro e fuori. Dieci anni di Edi Rama
Continua...
Pubblicato su Dialoghi Internazionali
Scrittori e video artisti dalla Polonia a Bellinzona per il Festival di Babel
Storie di donne. Reality di Mariusz Szczygiel
Pubblicato su laRegione Ticino
Viaggio nel Parco botanico Isole di Brissago: Un giro del mondo in 80 passi
Pubblicato sulla Rivista di Pro Natura Ticino
Alice in Wonderland: le Meraviglie del Mart di Rovereto
Venivamo tutte per mare. Le spose giapponesi bisbigliate da Julie Otsuka

Sulla nave eravamo quasi tutte vergini. Avevamo i capelli lunghi e neri e i piedi piatti e larghi, e non eravamo molto alte.
Questo l’incipit di un nuovo caso librario, affascinante e un po’ ipnotico: Venivamo tutte per mare, di Julie Otsuka. Un racconto corale che narra la prima immigrazione giapponese negli Stati Uniti, negli anni Venti-Trenta. «Da molto tempo», ha dichiarato l’autrice, «volevo raccontare la storia di giovane donne giapponesi – le cosiddette ‘spose in fotografia’ – che giunsero in America all’inizio del Novecento. Mi ero imbattuta in tantissime storie interessanti durante la mia ricerca e volevo raccontarle tutte. Capii che non mi occorreva una protagonista. Avrei raccontato la storia da un punto di vista di un ‘noi’ corale, di un intero gruppo di giovani spose».
Publicato su laRegione Ticino
Telemarkada: festa del Telemark sul Monte Nara

Pubblicato sulla Rivista 3valli
Valeria Donnarumma apre Ego Gallery a Lugano per la Street Art e i giovani artisti

Nicolai Lilin, Kolima e Il respiro del buio

The Nahmad Collection al Kunsthaus di Zurigo. Mirò, Monet, Matisse e molti altri

Alessia Bervini, pittrice e scultrice, espone alla Galleria Job la sua arte del quotidiano

Progetto Mentoring a Paradiso
Continua...
Vedi anche articolo pubblicato in Maggio 2009
Progetto Mentoring a Locarno
Scrittori di Palestina - Suad Amiry, cantastorie di Ramallah
Figlia un uomo palestinese fuggito da Jaffa e di una donna siriana di Damasco, è cresciuta come rifugiata in Giordania, ha vissuto al Cairo e da circa venti anni è tornata nella terra paterna, a Ramallah. "Per questo, quando mi chiedono da dove vengo, dico genericamente che sono araba".
Continua...
Pubblicato da laRegione Ticino
Ritorno a Tahrir - Viaggio al Cairo tra la rivoluzione egiziana e le elezioni
Continua...
Pubblicato su laRegione Ticino
L’Egitto dopo la Rivoluzione, Marco Alloni: 'Sento i cervelli muoversi'

Pubblicato su la Regione Ticino
Foto di Amel Roshdy
Bruna Martinelli: curarsi con le erbe
Continua...
Pubblicato sulla Rivista di Pro Natura Farmacia verde e sulla Rivista di Locarno
Ground Zero esce con Persone, terzo numero della Rivista Su Ciò Che Resta Del Ticino
Continua...
Pubblicato su laRegione
La Revue Parigina a Lugano: cancan tra paillette e eleganza e un po' di erotismo

Continua...
Vergogna Svizzera in un libro di Quilici

Ventimila uomini, donne e bambini che finirono fucilati o sterminati nei gulag sovietici.
Continua...
Pubblicato su la Regione
Folco Quilici e l'umanità dentro il mare

Continua...
Pubblicato su la Regione
Babel invita la Palestina a Bellinzona

«È un festival aperto a tutti i curiosi, lettori e non. Vengono appassionati di traduzione, di letteratura, persone interessate alla cultura del paese ospite. Anche il nostro pubblico è babelico, multilingue: l’anno scorso c’erano anche molti sud americani e secundos, due anni fa i russi che abitano in Svizzera. Quest'anno tocca alla Palestina».
Continua...
Pubblicato su laRegione Ticino